sabato 23 gennaio 2016

TPL Regionale, segnali di ripresa ma c'è tanto da fare ancora!





Unione Sindacale di Base
Lavoro Privato Campania

TPL Regionale, segnali di ripresa ma c'è tanto da fare ancora!

Per i Campi Flegrei la giornata del 23 gennaio 2016 rappresenta una data da ricordare, dopo la desertificazione del trasporto pubblico in quell'area, sia su gomma che su ferro e dopo l'azzeramento dei servizi offerti, in termini di qualità, frequenza e puntualità, forse qualcosa si sta muovendo nella giusta direzione.
Anni di degrado gestionale, politico ed aziendale, hanno innescato una parabola discendente in tutto il trasporto ferroviario gestito dalla holding regionale EAV, il tutto caratterizzato da immobilismo ed incapacità gestionale e strategica.
Non a caso i tagli hanno interessato anche percorsi e linee ferroviarie che rappresentano ed hanno sempre rappresentato, dei cardini di riferimento per la mobilità dei cittadini e per l'attrattiva turistica e culturale che la giunta regionale precedente, in piena sintonia con quello che rappresentava, ha praticamente distrutto.
Ed è proprio il caso della tratta della Circumflegrea che collega Licola a Torregaveta, che chiude l'anello ferroviario tra Cumana e la stessa Circumflegrea; attraverso pochi chilometri di macchia mediterranea si collocano tre stazioni ferroviarie, Marina di Licola, Cuma e Fusaro, per poi raggiungere quella di Torregaveta, capotronco storico della linea Cumana.
Finalmente la tratta è stata riaperta, apprendiamo dalle dichiarazioni dei massimi vertici di EAV  che si vogliono istituire, a breve, dei collegamenti turistici, ma vogliamo ricordare che, su quel percorso ferroviario, abbiamo dei treni previsti dal contratto di servizio e che, allo stato non possiamo garantire per mancanza di elettrotreni, per cui auspichiamo che si punterà non solo sulle leve turistico e culturali che la zona di Cuma indubbiamente attrae, ma che si punti anche sul ripristino di un collegamento che è fondamentale per raggiungere quei luoghi  per gli abitanti della zona e per i pendolari del mare che durante l'estate usufruiscono di quelle zone portando introiti alle casse aziendali in termini di bigliettazione
USB considera il ripristino delle condizioni ante 2011 fondamentali per poter riparlare di trasporto pubblico in Campania, innanzitutto perché uno dei fattori di crescita del tessuto sociale ed economico di un territorio è rappresentato dalla quantità di mobilità che si riesce ad offrire.
Per questo accogliamo con soddisfazione questo piccolo passo in avanti, consapevoli che c'è tanta strada da fare per tornare alla normalità, che il confronto tra le parti sociali sui temi interni che riguardano la gestione e la politica aziendale non sempre converge, che occorre uno sforzo anche da parte delle Istituzioni(Regione, Città Metropolitana e Sindaci della zona)per valorizzare e bonificare territori come la zona costiera flegrea attraversata dai treni EAV, liberandoli dal degrado ed accogliendo anche e sopratutto le istanze e le idee che provengono dai territori al fine di creare sviluppo ed occupazione.

23/01/2016

USB Lavoro Privato Campania – Comparto Trasporti

Foresta di Cuma Il treno torna a Cuma








MATTINO CIRCONDARIO NORD


Edizione del 23/01/2016

Foresta di Cuma: di nuovo in treno nel parco naturale

L'annuncio Partenza a Pasqua

Elisabetta Froncillo

LICOLA

Ritorna il treno nella Foresta di Cuma. Dal centro di Napoli al bosco dei Campi Flegrei. Dopo quasi cinque anni di assenza del servizio, il presidente dell'Eav, Umberto De Gregorio, ieri ha annunciato, durante un sopralluogo sulla tratta della Circumflegrea Licola-Torregaveta, il ripristino della linea. Una sola corsa a settimana, la domenica, a partire da Pasqua. Da Montesanto fino al cuore verde flegreo, con possibilità di raggiungere da qui l'Antro della Sibilla e l'Acropoli. Gli orari si moltiplicheranno poi con l'introduzione di nuovi treni che al momento mancano: convogli m revamping (ristrutturazione generale), ma anche di ultima costruzione, sono già stati ordinati. «Lavoriamo innanzitutto per garantire il pubblico servizio - ha spiegato De Gregorio - e in secondo luogo, in questo territorio in particolare, lo coniughiamo alla promozione turistica, di un sito di grande valore naturalistico e culturale come il parco archeologico di Cuma. È incantevole la Foresta, e non dare la possibilità di raggiungerla con i mezzi è davvero un peccato. Sul treno che sarà messo in funzione si potranno trasportare anche le bici per approfittare della pista ciclabile immersa m questo sito naturale». In seguito ad un intervento di recupero e riqualificazione delle rotaie ormai in disuso, avvenuto negli ultimi quattro mesi, costato circa mezzo milione di euro, il treno dunque toma m funzione, percorrendo binari capaci di sostenere velocità pari ai cento chilometri orari. Ieri è partito da Licola, dopo cinque anni di stop, per una verifica, con a bordo tecnici e responsabili Eav, con il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, assessori e consiglieri. Prima fermata: Cuma, da cui la rete ferroviaria prende il nome. Qui esiste una passeggiata tra dune e boschi, affollata di eventi soprattutto nelperiodo estivo con kermesse archeoenogastronomiche, come Malazè, percorsi narrati, e viaggi notturni alla scoperta delle lucciole. La stazione, situata nel mezzo dei cento ettari della foresta, è un vero e proprio centro polifunzionale. Al suo intemo,infatti, sono presenti sale attrezzate per attività didattiche, conferenze, percorsi visivi, nonché una foresteria in grado di ospitare ricercatori e naturalisti. Dopo Cuma, i viaggiatori speciali, in missione sopralluogo, hanno lasciato la foresta dominata dalla roccia a forma di elefante, alla volta di Torregaveta, ultima fermata della Circumflegrea.


Da Montesanto all'Antro: dopo 5 anni l'Eav ripristina una corsa a settimana
La prova
  Un convoglio ha percorso la tratta a partire da Licola per testare le rotaie della Circumflegrea. Un percorso segnato da stazioni chiuse e tratti interrotti, un tempo prese d'assalto per raggiungere i vicini lidi balneari, conosciuti come «spiagge romane». Obiettivo ultimo: riaprire tutto, e subito. Il presidente De Gregorio ha assicurato di lavorare per raggiungere lo scopo. «Abbiamo chiesto che perle domeniche pre e post-pasquali ci siano delle corse speciali che arrivino fino alla stazione di Cuma - ha dichiarato il sindaco Della Ragione - perché i visitatori possano accedere all'Acropoli di Cuma e al Tempio di Iside al confine tra Bacoli e Pozzuoli, In più abbiamo chiesto, in previsione della prossima estate, che la Circumflegrea tomi a fare capolinea a Torregaveta per migliorare l'afflusso verso i lidi del litorale Fusaro-Cuma. Abbiamo ricevuto assicurazioni più che positive». Qualche novità anche sul versante del litorale di Pozzuoli: nuove rotaie per la messa in sicurezza dovrebbero essere installate nei prossimi mesi. A questi interventi dovrebbero poi seguire i lavori di interramento e raddoppio dei binari, annunciati dal governatore De Luca alcune settimane fa. Per il momento però su Pozzuoli resta un vuoto: un'ordinanza per provvedimenti urgenti, rimasta inottemperata, per liberare tratti ferroviari e vie di fuga.



Foto e video Giancarlo Lucignano

venerdì 22 gennaio 2016

La Cumana torna a Cuma



La Cumana Torna a Cuma VIDEO

Da EAV

Comunicato stampa - La Cumana torna a Cuma
La Cumana non arriva più a Cuma da quattro anni.
Nei mesi scorsi abbiamo ripristinato la linea (con i lavori necessari per un costo di circa 400 mila euro) ed oggi abbiamo fatto il primo viaggio sperimentale sulla tratta Licola - Cuma, insieme a sindaci ed assessori dell'area flegrea. 
L'idea è di lanciare, in  via sperimentale, la Domenica, un treno che colleghi il centro storico di Napoli alla magnifica area archeologica di Cuma.
La stazione di Cuma è luogo ideale per visitare l’area archeologica ma anche per visitare la foresta regionale, peraltro dotata di una ottima pista ciclabile.
Faremo un protocollo d’intesa con la Regione e la Sovrintendenza per consentire a turisti e cittadini, a partire da Pasqua, di poter fare una bellissima passeggiata panoramica portando anche la bicicletta al seguito.
Purtroppo i treni disponibili sulle linee flegree della ex Sepsa sono oggi ridotti al minimo e questo crea disagi e ritardi per l'utenza. 
Sono in corso attività di revamping per riattivare 12 treni esistenti nel giro dei prossimi 18 mesi;  abbiamo inoltre riattivato la commessa che porterà sulla linea 13 treni nuovi entro 30 mesi.
Entro 18 mesi saremo in grado di dare un servizio più puntuale ma soltanto tra 3 anni potremo dare un servizio davvero efficiente e soddisfacente.
Scontiamo ritardi di decenni che non si possono risolvere in pochi mesi.
Le linee flegree dell’EAV hanno un enorme potenziale turistico. Intendiamo lavorare a progetti dove “cultura e trasporto” diventino un binomio vincente.
E tuttavia un segnale di speranza intendiamo lanciarlo da subito. Perché una Cumana che non arriva a Cuma, che Cumana è?

giovedì 21 gennaio 2016

In cinque anni 130 mila pendolari in meno sul trasporto ferroviario regionale


Al netto delle inesattezze sui numeri dei convogli disponibili, una fotografia nera del tpl campano.



Repubblica Napoli 21 Gennaio 2015
di Anita Santalucia
Legambiante: "In Campania treni vecchi e affollati"
Sui treni regionali campani rispetto a cinque anni fa salgono 130 mila pendolari in meno. Questo è il dato riportato dal dossier Pendolaria 2015 realizzato da Legambiente. In Campania sono circa 292mila le persone che ogni giorno prendono il treno per esigenze di lavoro o studio, in condizioni sempre peggiori, a fronte dei 422mila passeggeri degli anni scorsi. Un crollo nell’uso dei treni che secondo l’associazione ambientalista causa gravi ripercussioni sulla circolazione
Il pendolare campano viaggia su vecchi treni e sempre più affollati. Il calo di pendolari sui treni in Campania è dovuto a più fattori tra cui: i tagli complessivi del 15% al servizio dal 2010 a oggi con punte che raggiungono addirittura il -50% su alcune linee; un aumento delle tariffe del 23 %. Su 431 treni in servizio sulla rete regionale, di cui 396 di alta frequenza e 35 di media percorrenza con 331 elettrici e 100 diesel viaggiano pendolari di età media 17,3 anni, mentre il 78,3% con più di 20 anni di età. Lo sforzo che è stato fatto dalla regione di dare 63 treni nuovi e ristrutturati, non basta. In particolare, denuncia Legambiente nel rapporto presentato, a Napoli ci sono 81 treni metropolitani di età media di 23 anni, mentre il 43,2% dei treni ha più di 20 anni. Decisamente bassa è la cifra delle persone che decidono annualmente di utilizzare la metropolitana, 70milioni, contro i 299milioni di Roma e addirittura 475 milioni annui di Milano. Tram e bus non sono da meno.
Il presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo ha dichiarato che “la situazione dei pendolari è inaccettabile e insostenibile. Proprio in un momento di crisi economica come quello che stiamo attraversando, bisogna occuparsi di un fenomeno sociale di queste dimensioni, perché è anche la crisi ad obbligare tante persone a spostarsi sui mezzo pubblici per risparmiare”.
Tra treni vecchi, tariffe aumentate, condizioni di viaggio a rischio - continua Buonomo - i pendolari abbandonano i treni e ritornano ad usare le auto. La campagna di Legambiente vuole dare visibilità e forza a una battaglia di civiltà come quella di avere nelle nostre città treni nuovi, più numerosi e puntuali per chi viaggia, carrozze pulite e non sovraffollate, servizi migliori nelle stazioni, maggiori informazioni ai viaggiatori, collegamenti e tariffe che migliorino gli spostamenti quotidiani riducendo il bisogno del mezzo privato. 
Perché quella dei pendolari è una questione nazionale, è un tema ancor prima che ambientale di dignità e di diritto alla mobilità delle persone.
La nota positiva per la Campania, è rappresentata dagli investimenti per quanto riguarda il miglioramento della condizione dei pendolari in regione, con un timido 0.35%. Più 13,5 milioni per l’acquisto di parte dei nuovi treni ETR per la Circumvesuviana, di quelli per Sepsa con il revamping di 13 treni e l’acquisto di 12 unità di trazione Firema e 7 nuove unità di trazione Firema per la ex MetroCampaniaNordEst. In aumento i passeggeri della metropolitana del capoluogo. A Napoli ogni giorno 150.000 passeggeri prendono la Linea 1 a fronte dei 110.000 nel 2013 prima del prolungamento fino alla Stazione Garibaldi. Sono state realizzate 35 tra stazioni nuove e riqualificate, spesso occasione per artisti e architetti di fami internazionale di creare vere e proprie opere d’arte. Un esempio su tutti è la nuova stazione Toledo del metrò si è aggiudicata numerosi riconoscimenti internazionali.
 Il rapporto 2015 di Legambiente è l’occasione anche di denunciare la situazione della Circumvesuviana con i suoi circa 120mila viaggiatori al giorno. Le proteste continue vedono sullo stesso fronte utenti e lavoratori della linea. Il problema riguarda l’eliminazione di moltissime corse al giorno, con una serie di disagi per i cittadini dell’Hinterland napoletano. Chiudono ben 22 biglietterie e le banchine di attesa sono sempre più affollate. Gli elettrotreni in dotazione sono 142 di cui: 83 costruiti negli anni ’70, 35 costruiti all’inizio degli anni ’90 e 24 costruiti nel 2008/09. Dei 142 treni, ne circolano giornalmente 40-43, ma ne servirebbero 92 per rendere migliore il servizio.
 Disagi anche per i 37.000 pendolari (45mila appena un anno fa) che quotidianamente usufruiscono delle linee Circumlfegrea e Cumana. Mancanza di un numero sufficiente di treni, problemi tecnici che riscontrano quelli in circolazione, sovraffollamento ed i ritardi. Ritardi e soppressioni sempre più frequenti per i treni dell’ex Sepsa, situazione che si è aggravata a causa del mancato pagamento dei salari dei dipendenti. Ad oggi sono 32, di cui: 10 costruiti all’inizio degli anni ’60, 7 costruiti alla fine degli anni ’70 e 13 costruiti durante la prima metà degli anni ’90, a cui vanno aggiunti i 2 nuovi convogli entrati in funzione.  Ma anche la linea Napoli-Avellino ha subito disagi con 7 “collegamenti” al giorno, tra cambi ed autobus sostitutivi.
La ferrovia Alifana, lunga circa 80 km, è un’altra delle linee che negli ultimi mesi è stata spesso protagonista di numerose lamentele da parte dei pendolari per ritardi, soppressione di corse e precarietà dei mezzi su cui viaggiano. Al momento attuale la gestione di EAV (Ente Autonomo Volturno) vede l’utilizzo di 8 treni con mancanza di corse nei giorni festivi e sostituite con bus.
I finanziamenti per la linea 1 della Metropolitana di Napoli sono stati predisposti e si prevede per il 2018 il completamento dell’opera che collegherà Napoli da piazza Municipio a Capodichino, servendo un bacino
 di utenza potenziale di 600 mila persone. Altra questione affrontata è quella relativa alla linea 6 della metro napoletana. Dal 2011 la linea è chiusa nei giorni di sabato, domenica e nei giorni festivi ed è aperta nei restanti giorni soltanto di mattina. Il nuovo progetto prevede un prolungamento verso il centro cittadino, da Mergellina a Municipio, con 3 stazioni intermedie, con conseguente facilità a raggiungere il centro della città.
 

Pendolaria 2015



        

Edizione del 21/01/2016

CONFERENZA A NAPOLI DOVE SOTTO ACCUSA FINISCE LA VECCHIA CIRCUMVESUVIANA

Pendolaria, Legambiente presenta il suo rapporto

NAPOLI

Legambiente presenta Pendolaria, pochi e vecchi i treni ma le tariffe aumentano. Tre milioni di persone ogni giorno in Italia utilizzano i treni per raggiungere i luoghi di lavoro o studio. Ma dalla Chiasso-Rho alla Messina-Catania-Siracusa, il viaggio è spesso da incubo: linee con pochi treni, vecchi e inadeguati, tariffe in aumento, tagli e ritardi. E nella top ten delle peggiori linee, al primo posto c'è la Roma-Lido di Ostia. A fotografare questa situazione paradossale è Pendolaria, il rapporto annuale dedicato alle linee ferroviarie italiane che Legambiente presentaoggi a Napoli con un focus dedicato all'emergenza Sud. I treni sono troppo vecchi: in Italia attualmente sono circa 3.300 quelli in servizio nelle regioni con convogli di età media pari a 18,6 anni e differenze rilevanti da regione a regione. I treni sono pochi: dal 2010 a oggi si stimano tagli pari al 6,5% nel servizio ferroviario regionale. Tra il 2010 e il 2015 il taglio ai servizi ferroviari è stato pari al 26% in Calabria, 19% in Basilicata, 15% in Campania, 12% in Sicilia. Aumenta però il costo dei biglietti con il record piemontese del +47%, mentre è stato del 41% in Liguria e del 25% in Abruzzo e Umbria, a fronte di un servizio che non ha avuto alcun miglioramento. Manca una regia nazionale e rispetto al 2009 le risorse da parte dello Stato per il trasporto pubblico su ferro e su gomma sono diminuite del 25% con la conseguenza che le Regioni, a cui sono state trasferite nel 2001 le competenze sui treni pendolari, hanno effettuato in larga parte dei casi tagli al servizio e aumento delle tariffe. Anno nero, il 2015, anche per la ferrovia Alifana in Campania, tra ritardi, soppressione di corse, precarietà dei mezzi privi di aria condizionata e scarso servizio di pulizi Su questa linea viaggiano ancora convogli diesel. Ma a Napoli rimane gravissima la situazion della Circumvesuviana, una delle ferrovie più colpite dai tagli degli ultimi anni, con treni fatiscenti, vagoni su cui ogn giorno viaggiano 120mila persone, treni soppressi o fermi anche un'ora alle fermate a causa di guasti e rotture. Passiamo al terzo posto della Chiasso-Rho. La linea SII, prolungata da Milano a Rho in occasione dell'Expo, vede quotidianamente l'utilizzo da parte di quasi 50.000 pendola che lamentano frequenti ritardi e tempi di percorrenza paragonabili a quelli del secolo scorso: per fare 60 chilomet si impiega oltre un'ora e mezza. Solo nel mese di settembre sono stati oltre 100 i ritardi collezionati, una media superioì ai 4 ritardi al giorno, anche nei weekend. Quarta, la Verona Rovigo. Lungo i 95 km che collegano Verona a Rovigo viaggiano mezzi lenti (55 km/h di media) e vecchi, su una linea a binario unico e dove manca ancora il completamenti dell'elettrificazione nelle tratte Isola della Scala-Cerea.

La Cumana ritornerà a Cuma

CORRIERE DEL MEZZOGIORNO NAPOLI E CAMPANIA

Edizione del 21/01/2016

Di Fabrizio Geremicca

Nella holding ecco i funzionari-controllori
Incassi quasi triplicati dopo l'iniziativa dell'amministratore De Gregorio

Nella holding ecco i funzionari-controllori
Incassi quasi triplicati dopo l'iniziativa dell'amministratore De Gregorio
  NAPOLI
Dopo anni, la Cumana ritornerà a Cuma. Venerdì prossimo alle 10.30 il treno partirà da Montesanto con a bordo i sindaci dell'area flegrea e l'amministratore di Eav, la società regionale che gestisce il servizio, Umberto De Gregorio. «Dopo questo viaggio sperimentale - dice quest'ultimo - entro la primavera avremo almeno un viaggio al giorno. E' un segnale, in una fase di grande difficoltà, che gli scavi archeologici e la foresta di Cuma tornino ad essere serviti dalla Cumana». Una buona notizia, dunque. La seconda è che a dicembre 2015, rispetto allo stesso periodo del 2014, sono quasi triplicati gli incassi. Da un milione a 2.800.000 euro. «Merito - sostiene l'amministratore di Eav - anche dell'incremento del servizio di controlleria, che è stato realizzato con la mobilitazione volontaria, un giorno al mese per ciascuno, di amministrativi, dirigenti e funzionari, che hanno controllato i biglietti in aggiunta al personale a ciò preposto». Per il resto, continuano problemi seri e difficoltà per i pendolari della Cumana, della Circumflegrea e della Circumvesuviana. Martedì mattina, per esempio, treni soppressi e ritardi medi di venticinque minuti hanno complicato la vita dei pendolari della Circum in partenza da Napoli e diretti ai Comuni della provincia. La Circumvesuviana non riesce a mettere in campo più di 52 convogli al giorno. Ne servirebbero tra i 70 ed i 75 per tornare almeno agli standard di servizio del 2010. Quanto a Cumana e Circumflegrea, i treni attualmente funzionati sono una decina al giorno. Ne occorrerebbero 16 o 17 per evitare ritardi e soppressioni delle corse. Le prospettive di miglioramento non sono immediate, tutt'altro. «I 13 nuovi treni che opereranno tra Montesanto e Torregaveta - dice de Gregorio - non saranno disponibili prima di due o tre anni. Quanto alla Circumvesuviana, siamo bloccati da un contenzioso con Ansaldo. Loro vorrebbero circa 40 milioni e se non paghiamo non interverranno per rimettere in sesto i Metrostar che in gran parte non sono funzionanti. Ne circolano oggi 7-8 su 22. Sto cercando di risolvere con una transazione, per cui salderemmo mano a mano che Ansaldo ripristinerà la funzionalità di quei Metrostar». Operazione non facile, perché Eav continua ad avere non poche difficoltà economiche. Al 31 dicembre 2012 il commissario Voci stimava 750 milioni di euro di debiti e 250 milioni di euro di fondi a rischio. Grazie ai finanziamenti statali e regionali, sono arrivati 330 milioni in cassa. Nel frattempo, però, sono maturati debiti ulteriori relativi al periodo antecedente il 2012, alcuni dei quali provocati da penali per il blocco dei cantieri e dei lavori. Una boccata di ossigeno potrebbe arrivare dal trasferimento di ulteriori 550 milioni.   

Quanti anni sprecati
 





L`Eav stana i "portoghesi"



21 Gennaio 2016


De Gregorio si gioca tutto sul risanamento della società di trasporti Intanto ottiene i primi risultati facenndo pagare il biglietto a tutti

L`Eav stana i "portoghesi" Circum, impennata di incassi

II mese di Dicembre 2015 ha registrato un boom di incassi da biglietteria. Si registra infatti a Dicembre 2015 rispetto a Dicembre 2014 un incremento del 175 per cento, passando da un milione circa di ricavi del dicembre 2014 a 2,8 milioni di ricavi del dicembre 2015. Abbiamo quasi triplicato gli incassi ma non è un caso. Ricordiamo che il primo dicembre 2015 è stato varato il "servizio civile controlleria", che prevede che all'attività tradizionale di controlleria posta in essere dal personale dedicato, si è affiancata un'attività supplementare, su base volontaria, di tutto il personale amministrativo - compreso i dirigenti ed il Presidente - che una volta al mese lasciano la propria scrivania e vanno ai tornelli. I dati finali provvisori 2015 dei ricavi da traffico EAV settore ferro sono dati molto positivi. Su base annua, da 24,6 milioni di euro del 2014 siamo passati a 34,1 milioni del 2015 con un incremento di circa il 39 per cento. Si tratta di un percorso positivo avviato già nella prima parte dell'anno 2015, che ha subito una forte accelerazione nella seconda parte dell'anno. Il dato poi del mese di Dicembre ci lascia particolarmente soddisfatti. Nel 2016 quest'attività verrà condotta con ancora maggiore incisività con un dirigente dedicato e responsabile del servizio controlleria. Nel settore della gomma (che dovrebbe uscire da EAV nel corso del 2016) il flusso dei ricavi da traffico nel 2015 resta sostanzialmente stabile rispetto al 2014: porta il segno meno durante tutto l'anno tranne che nei mesi di Novembre e Dicembre; in tale ultimo mese i ricavi aumentano del 60 per cento. Se l'EAV mostra di credere in se stessa possiamo cambiare pagina. Naturalmente non basta aumentare i ricavi con la lotta all'evasione. I problemi finanziari strutturali del passato non si risolvono in questo modo e soprattutto la qualità del servizio deve essere migliorata. Su questo punto occorre fare moltissima strada ed è indispensabile che il parco treni venga potenziato. Abbiamo in corso commesse importanti ma la luce la vedremo soltanto nel medio termine. Soltanto quando il servizio sarà efficiente e puntuale potremo vedere i ricavi da traffico crescere in maniera ancora più soddisfacente, riportandoci su livelli di civiltà di standard europeo. Ringrazio tutto il personale dell'EAV che ha creduto in questa iniziativa del "servizio civile controlleria". Siamo all'inizio di un lungo percorso che deve vederci tutti impegnati in prima linea.

Il Pdl imponeva le assunzioni all`Eavbus in crisi



CORRIERE DEL MEZZOGIORNO NAPOLI E CAMPANIA

Edizione del 21/01/2016


LE INCHIESTE SULLA POLITICA
Il Pdl imponeva le assunzioni all`Eavbus in crisi

Di Titti Beneduce


    L'Eavbus era già in crisi, ma Domenico De Siano e Luigi Cesaro imponevano ancora assunzioni con cui premiavano i loro fedelissimi. Emerge dall'informativa della squadra mobile di Napoli che è agli atti dell'inchiesta sugli appalti per i rifiuti in tre Comuni: Lacco Ameno, Forio d'Ischia e Monte di Procida. Per questa vicenda una richiesta di arresti domiciliari nei confronti di De Siano è stata inviata al Senato, mentre all'ex presidente della Provincia è stata notificata un'informazione di garanzia.

LE INTERCETTAZIONI DE SIANO E CESARO

  Nella lunga informativa sono indicati gli incarichi di cui hanno beneficiato gli amici di De Siano e Cesaro in Sapna, Eav e Gesen; una situazione che gli investigatori definiscono «occupazione militare delle società pubbliche» e «di distribuzione feudale di riconoscimenti». Un elenco di persone da assumere in Eav viene fornito da Antonio Trofa, all'epoca dei fatti consigliere comunale di Forio (paradossalmente, è uno dei tre firmatari dell'esposto che ha fatto scattare le indagini sugli appalti). De Siano lo fa proprio e delega il suo factotum Oscar Rumolo a provvedere. De Siano: «Ho detto cosi, adesso ti chiama Antonio Trofa, ti deve segnalare una cosa per l'Eavbus. Tu chiama Roberto. Vedi che io l'ho già chiamato e gli spieghi il problema qual è». Passa una settimana, Rumolo non ha ancora provveduto e De Siano va su tutte le furie. De Siano: «Sì, ma tu ci devi portare i curriculum (imprecazione). I curriculum di quelli, adesso». Rumolo: «E va bene, io glieli posso portare anche mercoledì, perché poi mi hanno convocato mercoledì alla Gesen e glieli vado a portare un momento». Alle assunzioni in Eavbus era interessato anche Giosy Ferrandino, sindaco di Ischia poi arrestato nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti della Cpl Concordia. Ferrandino è del Pd, quindi, in teoria, rivale di De Siano. Ma, come già in occasione del condono edilizio, anche in questa vicenda i due hanno evidentemente interessi comuni. Parlando con Rumolo, Ferrandino esprime rammarico per il fatto che un incontro all'Eavbus è stato rinviato. Ci sono, purtroppo, validi motivi. Rumolo: «Dice che là sta un casino, non possono pagare gli stipendi». Ciò nonostante, la pratica va avanti. Nei giorni successivi, infatti, Rumolo rassicura Trofa. Rumolo: «Ieri sono stato alla riunione, ha detto che lo stanno preparando il provvedimento». Lo stesso Rumolo è tra i beneficiati: Cesaro lo promuove dal collegio sindacale al consiglio di amministrazione di Eav. Ma è anche in Gesen, come gli conferma Felicio De Luca, presidente del cda. De Luca: «Sì Oscar, ho parlato proprio ieri con Gigino, eh... Io faccio il presidente e voi due i consiglieri. Mi ha detto pure i compensi, ho stabilito i compensi».

mercoledì 20 gennaio 2016

Triplicati gli incassi



Di seguito la nota pubblicata sul profilo ufficiale EAV

EAV, a dicembre triplicati gli incassi grazie al servizio civile controlleria
Cari amici dell’EAV
Il mese di Dicembre 2015 ha registrato un boom di incassi da biglietteria. Si registra infatti a Dicembre 2015 rispetto a Dicembre 2014 un incremento del 175 per cento, passando da un milione circa di ricavi del dicembre 2014 a 2,8 milioni di ricavi del dicembre 2015. Abbiamo quasi triplicato gli incassi ma non è un caso.
Ricordiamo che il primo dicembre 2015 è stato varato il “servizio civile controlleria”, che prevede che all’attività tradizionale di controlleria posta in essere dal personale dedicato, si è affiancata un’attività supplementare, su base volontaria, di tutto il personale amministrativo - compreso i dirigenti ed il Presidente - che una volta al mese lasciano la propria scrivania e vanno ai tornelli.
I dati finali provvisori 2015 dei ricavi da traffico EAV settore ferro sono dati molto positivi. Su base annua, da 24,6 milioni di euro del 2014 siamo passati a 34,1 milioni del 2015 con un incremento di circa il 39 per cento. Si tratta di un percorso positivo avviato già nella prima parte dell’anno 2015, che ha subito una forte accellerazione nella seconda parte dell’anno.
Il dato poi del mese di Dicembre ci lascia particolarmente soddisfatti. Nel 2016 quest’attività verrà condotta con ancora maggiore incisività con un dirigente dedicato e responsabile del servizio controlleria.
Nel settore della gomma il flusso dei ricavi da traffico nel 2015 resta sostanzialmente stabile rispetto al 2014: porta il segno meno durante tutto l'anno tranne che nei mesi di Novembre e Dicembre; in tale ultimo mese i ricavi aumentano del 60 per cento.
Se l’EAV mostra di credere in se stessa possiamo cambiare pagina. Naturalmente non basta aumentare i ricavi con la lotta all’evasione. I problemi finanziari strutturali del passato non si risolvono in questo modo e soprattutto la qualità del servizio deve essere migliorata. Su questo punto occorre fare moltissima strada ed è indispensabile che il parco treni venga potenziato. Abbiamo in corso commesse importanti ma la luce la vedremo soltanto nel medio termine.
Soltanto quando il servizio sarà efficiente e puntuale potremo vedere i ricavi da traffico crescere in maniera ancora più soddisfacente, riportandoci su livelli di civiltà di standard europeo.
Ringrazio tutto il personale dell’EAV che ha creduto in questa iniziativa del “servizio civile controlleria”. Siamo all’inizio di un lungo percorso che deve vederci tutti impegnati in prima linea.
Umberto De Gregorio

"Siamo sotto di 750 milioni"


ROCCO TRAISCI



Parla il nuovo manager della Eav: «Situazione disastrosa, ecco il piano»

«Siamo sotto di 750 milioni»

Parla il nuovo manager della Eav: «Situazione disastrosa, ecco il piano» «Siamo sotto di 750 milioni» «Non vi spaventate. La Eav è indebitata per 750 milioni di euro». Caspita! Dovrebbe spaventare soprattutto lui, Umberto De Gregorio, commercialista e manager, presidente del consiglio di amministrazione della Eav dallo scorso 27 Luglio. Una sorta di commissario nominato dalla Regione, visto che stiamo parlando di un debito vecchio di almeno una quindicina di anni: «E pensare che con la giunta regionale Caldoro si erano addirittura trovati i soldi per pareggiare i conti, furono spese risorse pubbliche per 300 milioni di euro ma il debito è rimasto sempre lo stesso». Le ragioni le spiega proprio lui, davanti alle telecamere di Retemia, intervistato da Metropolis Napoli. «Perché non si sono chiusi contenziosi bonari con le ditte che detenevano gli appalti. Le passate gestioni hanno preferito andare avanti con le cause, pur avendo torto. Un debito di 7 milioni, che si poteva chiudere con una transazione, è arrivato a 100 milioni. Ecco come si spiega questa massa debitoria. Non si tratta di sprechi o di ruberie, come si potrebbe pensare, ma a uno strano sistema con cui si è deciso di affrontare una serie di procedure». Ma i problemi legati al parco mezzi, al personale e al costo delle stazioni hanno inciso comunque sulle casse di una società che di milioni ne costa appena 9. «Ed è per questo che - rispondendo agli utenti su Facebook - che non si possono abbassare le tariffe. Ma una riduzione, tutto sommato, c'è stata: da giugno gli studenti non pagano i trasporti pubblici, vi sembra poco?» Questa la situazione dell'Eav: al 31 dicembre 2014 la holding della mobilità presenta in bilancio un valore della produzione di 288 milioni di euro, debiti per 508 milioni, altre passività stimate in 267 milioni, un patrimonio netto inferiore a 10 milioni di euro, crediti per 592 milioni di euro. Oltre 2900 i giudizi in corso. Il rischio, pronti via, anche una lunga vertenza con i lavoratori delle ditte di pulizia. Vertenza mai cominciata con la chiusura di una accordo. «Sì, dopo lunga e complessa trattativa, abbiamo risolto, con la collaborazione responsabile dell'impresa appaltatrice, dei sindacati e dei lavoratori, e grazie anche all'intervento dell'assessore al lavoro Sonia Palmeri, una vertenza sul passaggio di cantiere per la gara di pulizia su parte del trasporto ferro. Siamo riusciti a salvare il posto di lavoro a 12 persone e questo costituisce - sempre - grande motivo di soddisfazione». Il prossimo step? «Una decina di nuovi treni, che in realtà dovevano già far parte del nostro parco mezzi da diversi anni. Un'altra vicenda che si è arenata. Al tema dei debiti si è affiancata anche una pessima qualità dei servizi, con un crollo passeggeri incredibili. Per la Circum siamo passati da 40 milioni di passeggeri all'anno a 30 milioni. Per la Cumana da 20 milioni a 12. Un disastro, se consideriamo che a Milano invece il trend è esattamente l'opposto. Dobbiamo raggiungere altri standard». De Gregorio ha poi lanciato un'idea singolare: i dirigenti che si travestono da ispettori nelle stazioni, per contenere il fenomeno dei "portoghesi", di chi non paga il biglietto. Purtroppo in molte stazioni di periferia i tornelli non esistono. Perché bisognerebbe pagare?: l NUMERI CHOC Questa La situazione deLL'Eav: al 31 dicembre 2014 la holding della mobilità presenta in bilancio un valore della produzione di 288 milioni di euro, debiti per 508 milioni, altre passività stimate in 267 milioni, un patrimonio netto inferiore a 10 milioni di euro, crediti per 592 milioni di euro. Oltre 2900 i giudizi in corso «Non mi chiedete cosa succede a Baiano, a Poggiomarino o alla stazione di Moregine perché non lo so. Ma insieme ai dirigenti dell'Eav sono stato personalmente a controllare le stazioni della cumana. Se non vedo non so»

 METROPOLIS SU RETEMIA CON I VERTICI EAV

Giovedì alle 15.50 sul canale satellitare 274 di Retemia andrà in onda la trasmissione "Diciamolo noi", dove sarà intervistato il Presidente de c.d.a dell'Eav Umberto de Gregorio.

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