giovedì 17 maggio 2012

COMUNICATO C.G.I.L.

Dal collega Giorgio Castiglione riceviamo e pubblichiamo:


CGIL, "RISCHIO INFILTRAZIONE CRIMINALITA' IN AZIENDE DI TRASPORTO PUBBLICO 
LOCALE IN CRISI”

(US CGIL CAMPANIA) - Napoli, 17 maggio - "Il rischio concreto di fallimento 
delle aziende del trasporto pubblico locale della Campania, testimoniato da una 
esposizione debitoria di oltre un miliardo di euro, può determinare un 
attivismo economico incontrollato della criminalità organizzata. L’eventuale 
affidamento, successivo al fallimento, potrebbe non trovare nelle aziende 
campane la liquidità necessaria ad acquisire il servizio. Tale condizione è 
aggravata dalla crisi economica in atto e dalla stessa dimensione delle 
aziende, quasi tutte al di sotto dei 15 dipendenti. In questo contesto, l’unica 
organizzazione che ha grandi disponibilità e ingenti somme di denaro è la 
criminalità". A lanciare il grido d'allarme sono i segretari generali di Cgil e 
Filt-Cgil della Campania, Franco Tavella e Mario Salsano, i quali affermano che 
“la camorra, attraverso prestanome, può assumere di fatto il monopolio del 
sistema trasporti in Campania". “Si verrebbe così a determinare – secondo 
Tavella e Salsano – un salto di qualità della criminalità organizzata, 
replicando di fatto ciò che è già avvenuto nel settore dei rifiuti”.

"A fronte di questo quadro - concludono - occorre sostenere la natura pubblica 
del sistema dei trasporti campani arginando così il possibile rischio di una 
scalata da parte della criminalità organizzata che, se dovesse avvenire, 
porterebbe a conseguenze disastrose anche per i circa diecimila lavoratori del 
settore, i quali sarebbero di fatto messi sotto ricatto, con immediate 
conseguenze sui salari e sui livelli occupazionali".

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