martedì 14 ottobre 2014

Ricevo e pubblico



Foto da www.ilmattino.it

Avv. Raffaello Bianco

On. Stefano CaldoroOn. Sergio Vetrella

Prof. Nello Polese

Dott. Pietro Voci

Dott. Antonio Marchiello

Ing. Sergio Negro

 

 

 

Oggetto: Caso C.L.P. spa. Interdittiva antimafia – Dichiarazioni di Vetrella. Fonte “Il Velino” del 9 ottobre 2014.

L’assessore Vetrella si abbandona ad una lunga dichiarazione in merito al gravissimo problema connesso alla interdittivaantimafia che ha colpito l’azienda di trasporto (privata) C.L.P. spa, alla quale è stato affidato l’esercizio delle linee dismesse da A.C.M.S., dichiarata fallita.

Preso atto che non parla del “buco” del passato (qualcuno glielo avrà proibito), tuttavia sono sollecitato ad esprimere una valutazione in merito alle sue esternazioni: cosa abbastanza facile per l’assoluta e appariscente incoerenza delle stesse.

Non parla del “buco”, ma continua a ripetere che egli difende l’utenza e i lavoratori; lo dice uno, cioè, che con pochi altri ha affossato il TPL Campano e dato colpo mortale al grande progetto di Metropolitana Regionale, mandando in crisi un intero settore, con le nefaste conseguenze che è del tutto inutile ripetere.

Ma veniamo al caso C.L.P., in odore di camorra.

L’assessore giustifica la permanenza nel settore di una azienda interdetta perché:

1) La gara è stata impugnata da C.L.P. spa innanzi al TAR Campania, che ha dato torto alla Regione. Nessuna meraviglia, la gara era sbagliata.

Si spera, dice l’assessore, in una vittoria al Consiglio di Stato.

Non occorre un bravo avvocato per affermaretranquillamente che, si vinca o non si vinca, la Regione ha imboccato la strada peggiore, perché C.L.P. spa rimarrà ancora per molti mesi nel settore, almeno sino a quando (è l’unanime auspicio) Vetrella passerà il testimone ad altri; e ci rimarrà ad esercire il trasporto con mezzi inidoneirispetto alla domanda, lasciando disoccupata una bella fetta di ex dipendenti A.C.M.S. che lottano per la sopravvivenza: tranne uno, privilegiato assunto in EAV srl con procedura illegittima e fraudolenta.

Mavivaddio, non c’è EAV srl, che è una società regionale, non c’è AIR, pure essa regionale, entrambe esercentitrasporto per conto della Regione (udite: in house!), a cui affidare le linee?

Ci poteva essere, ma non c’è più, EAV Bus srl, dichiarata fallita a pochi anni dalla costituzione, colpita dalla irresponsabile gestione degli uomini nominati da Caldoro.

2) Secondo l’assessore, però, un affidamento in via provvisoria e urgente non è consigliabile, perché “richiederebbe comunque tempi tecnici significativi…che verrebbero ampliati in considerazione di probabili assenze di collaborazione da parte del management della società” (Si deve intendere di C.L.P.)

Allucinante! A parte il fatto che non si comprende come l’assessore intenda accorciare i tempi di una procedura di gara e dei successivi passaggi rispetto ad un affidamento diretto ed urgente, non si è mai letta una dichiarazione da parte di una Istituzione di così grave debolezza, di resa e di impotenza. Per di più, nei confronti di una impresa in odore di camorra.

Mi scuso con chi mi legge (molti, oltre i destinatari), ma stavolta non mi viene la chiusura ad effetto, quella che Marziale chiamava “fulmen in clausula”: stoccata finale .

Il botto l’ha fatto l’assessore ed è insuperabile.

 

Napoli, 13 ottobre 2014Raffaello Bianco

 

 

 

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