venerdì 16 novembre 2012

FALLISCE EAVBUS

Da Repubblica Napoli on-line
Foto Il Mattino (NewFotoSud-Guglielmo Esposito)


Trasporti, fallisce la Eavbus
dipendenti bloccano stazione Agnano


A rischio 1300 posti di lavoro. Il Pd chiede le dimissione dell'assessore ai Trasporti Vetrella. Per l'Ugl è a rischio anche la Caremar

 
Bloccato il passaggio a livello della Cumana in via Nuova Agnano, nelle immediate adiacenze della stazione di Agnano, in segno di protesta contro il fallimento della società Eavbus.

"La notifica della sentenza di fallimento  è un evento inatteso di cui non eravamo stati in alcun modo preallertati, che vanifica gli enormi sforzi compiuti finora per garantire un futuro all'azienda stessa e, soprattutto, ai tanti lavoratori". Sostiene Nello Polese, amministratore unico dell'Eav, holding dei trasporti della Regione Campania.

"In questi mesi ci siamo adoperati alla ricerca delle soluzioni più idonee per far fronte alla difficile situazione economico-finanziaria che abbiamo ereditato dalla precedente gestione. Ritenevamo, e riteniamo, che il lavoro svolto fosse assolutamente prodromico ad un prosieguo delle attività Abbiamo concretamente avviato il risanamento. La nostra priorità, ora, è rappresentata da tutti i lavoratori di Eavbus, e dalle loro famiglie ai quali vogliamo assicurare, fin da ora, che non lasceremo nulla di intentato per cercare di risolvere quest'angosciosa situazione". L'azienda rende noto che si sta lavorando per pagare gli stipendi di ottobre e per proseguire l'esercizio per garantire il servizio ai cittadini.

"Dimissioni immediate di Sergio Vetrella": a chiederle è Enzo Amendola, segretario regionale del Pd Campania, dopo il fallimento dell'azienda di trasporto Eavbus. Da mesi invitiamo il governo regionale e l'assessore ai Trasporti - dice ancora Amendola - a fare chiarezza ed a mettere in campo tutte le iniziative possibili per evitare che la principale società di trasporti pubblici della provincia di Napoli chiudesse i battenti. Dopo il fallimento dell'Acms a Caserta e delle difficoltà del Cstp a Salerno, per colpa delle inefficienze e le negligenze della Regione - aggiunge Amendola - ci troviamo dinanzi ad un dramma annunciato: 1300 lavoratori rischiano di perdere il posto e i cittadini sono ulteriormente penalizzati da inefficienze e blocco quasi totale del trasporto pubblico".

"Per questo il Pd ha chiesto e continuerà a chiedere - conclude il segretario regionale del Pd - la rimozione di Veltrella, la convocazione di un Consiglio regionale monotematico, e l'apertura di un confronto con le parti sociali, lavoratori e azienda per il rilancio del comparto in Campania ed evitare una privatizzazione selvaggia delle società  distrutte e ridotte sul lastrico dopo due anni di mal governo delle destre".

"Il fallimento dell'Eavbus è la negazione dei diritti dei cittadini sulla mobilità e sul lavoro e il conseguenziale fallimento di un'intera politica regionale". Sono le riflessioni della Ugl Trasporti secondo la quale "le conseguenze ricadranno, come al solito, sulla parte debole della catena, utenza e lavoratori che già da tempo stanno facendo i conti con una crisi acuita dall'incompetenza politica in materia di trasporti".

"Anche per la Caremar - sostiene Almerico Romano della Ugl settore marittimo - si delinea una soluzione drammatica, ancor più, perché serve un'utenza che ha necessità dei trasporti marittimi per raggiungere luoghi di lavoro, scuole ed ospedali. La carenza di risorse, mancanza di fiducia da parte degli istituti di credito che hanno bloccato i fidi, la sosta di navi per mancanza di gasolio e manutenzioni e la mancanza di risposte economiche da parte dell'assessore ai Trasporti, significano incanalamento verso un sicuro fallimento".

"Oggi si rischia di rimettere sul mercato del lavoro migliaia di posti di lavoro impoverendo ancor di più famiglie su un territorio già povero in se. Dopo le difficoltà, vengono le esasperazioni ed in queste ultime saltano tutte le regole. La situazione è ad alto rischio e difficilmente controllabile", conclude la nota di Ugl Mare e porti.





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