mercoledì 20 giugno 2012

IL DERAGLIAMENTO



L'incidente accaduto la scorsa notte, porta prepotentemente alla ribalta della cronaca la questione sicurezza. Lo svio di un convoglio è uno degli incidenti più gravi che può interessare una ferrovia, perché è un accadimento che, nei casi più gravi, può anche provocare vittime. Un treno può deragliare per molteplici motivi, ad esempio per una rottura di una rotaia, per uno slineamento della stessa, per la ceditura della massicciata e per un deviatoio malfunzionante. I deviatoi sono una delle criticità di tutte le ferrovie ed in particolare della ferrovia Cumana in quanto avendo la stessa ancora tratte a singolo binario, la presenza dei deviatoi nelle stazioni o nei posti di movimento è necessaria per realizzare gli incroci.
Nella tratta dove è avvenuto il deragliamento in questione, è praticamente completato il raddoppio della linea così come in un'altra tratta della ferrovia, ma sono anni che combattiamo per la sua attivazione senza successo. Eliminare definitivamente molti di questi deviatoi dalla linea, comporterebbe un aumento esponenziale della sicurezza accompagnato da un risparmio in termini economici. L'incidente di questa notte è figlio anche di questa situazione.
Negli ultimi mesi non si è fatto altro che parlare di efficientamento, aumento della produttività, saturazione dei turni di servizio, mutamento della ciclicità dei riposi del personale viaggiante, contrabbandandolo come un risparmio in termini economici, dimenticando che i mancati investimenti nell'ammodernamento tecnologico di questa azienda sono la causa principe dei disservizi e della diminuzione di sicurezza. L'equazione meno personale più risparmio è una mina che potrebbe esplodere da un momento all'altro. Pretendere anche solo un minuto in più di impegno macchina al personale che tutti i giorni ha a che fare con elettrotreni obsoleti ed un sistema di segnalamento antiquato e malfunzionante è un'idea criminale che andrebbe combattuta con ben altra forza.

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