giovedì 21 gennaio 2016

La Cumana ritornerà a Cuma

CORRIERE DEL MEZZOGIORNO NAPOLI E CAMPANIA

Edizione del 21/01/2016

Di Fabrizio Geremicca

Nella holding ecco i funzionari-controllori
Incassi quasi triplicati dopo l'iniziativa dell'amministratore De Gregorio

Nella holding ecco i funzionari-controllori
Incassi quasi triplicati dopo l'iniziativa dell'amministratore De Gregorio
  NAPOLI
Dopo anni, la Cumana ritornerà a Cuma. Venerdì prossimo alle 10.30 il treno partirà da Montesanto con a bordo i sindaci dell'area flegrea e l'amministratore di Eav, la società regionale che gestisce il servizio, Umberto De Gregorio. «Dopo questo viaggio sperimentale - dice quest'ultimo - entro la primavera avremo almeno un viaggio al giorno. E' un segnale, in una fase di grande difficoltà, che gli scavi archeologici e la foresta di Cuma tornino ad essere serviti dalla Cumana». Una buona notizia, dunque. La seconda è che a dicembre 2015, rispetto allo stesso periodo del 2014, sono quasi triplicati gli incassi. Da un milione a 2.800.000 euro. «Merito - sostiene l'amministratore di Eav - anche dell'incremento del servizio di controlleria, che è stato realizzato con la mobilitazione volontaria, un giorno al mese per ciascuno, di amministrativi, dirigenti e funzionari, che hanno controllato i biglietti in aggiunta al personale a ciò preposto». Per il resto, continuano problemi seri e difficoltà per i pendolari della Cumana, della Circumflegrea e della Circumvesuviana. Martedì mattina, per esempio, treni soppressi e ritardi medi di venticinque minuti hanno complicato la vita dei pendolari della Circum in partenza da Napoli e diretti ai Comuni della provincia. La Circumvesuviana non riesce a mettere in campo più di 52 convogli al giorno. Ne servirebbero tra i 70 ed i 75 per tornare almeno agli standard di servizio del 2010. Quanto a Cumana e Circumflegrea, i treni attualmente funzionati sono una decina al giorno. Ne occorrerebbero 16 o 17 per evitare ritardi e soppressioni delle corse. Le prospettive di miglioramento non sono immediate, tutt'altro. «I 13 nuovi treni che opereranno tra Montesanto e Torregaveta - dice de Gregorio - non saranno disponibili prima di due o tre anni. Quanto alla Circumvesuviana, siamo bloccati da un contenzioso con Ansaldo. Loro vorrebbero circa 40 milioni e se non paghiamo non interverranno per rimettere in sesto i Metrostar che in gran parte non sono funzionanti. Ne circolano oggi 7-8 su 22. Sto cercando di risolvere con una transazione, per cui salderemmo mano a mano che Ansaldo ripristinerà la funzionalità di quei Metrostar». Operazione non facile, perché Eav continua ad avere non poche difficoltà economiche. Al 31 dicembre 2012 il commissario Voci stimava 750 milioni di euro di debiti e 250 milioni di euro di fondi a rischio. Grazie ai finanziamenti statali e regionali, sono arrivati 330 milioni in cassa. Nel frattempo, però, sono maturati debiti ulteriori relativi al periodo antecedente il 2012, alcuni dei quali provocati da penali per il blocco dei cantieri e dei lavori. Una boccata di ossigeno potrebbe arrivare dal trasferimento di ulteriori 550 milioni.   

Quanti anni sprecati
 





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